La strada perduta del paradiso

Lestans 2004
Stampe fotografiche, stampe fotografiche da fotografie digitali e stampe laser su acetato

Io lo avevo capito subito che non ti andava di farlo. Eri a disagio, piegata su quello specchio, raggomitolata come se dovessi ancora nascere, proprio lì, in quei bassi fondali, in quelle acque gelide, su terre sulfuree, tra sassi di ferro e di antimonio. La prima cosa che ho pensato è che forse eri un angelo tra i demoni, un angelo fuori posto, come se avessi smarrito la strada per il paradiso, come se non sapessi più volare e fossi capitata per caso su quella terra desolata. Ma poi non ho saputo trovare altre risposte. Anch’io stavo provando a nascere di nuovo, e anche la mia ombra si era smarrita. L’ho cercata nello scorrere delle acque, ma era più veloce della corrente, più incerta della luce che brilla nelle rapide. Imprendibile. Ora posso dirtelo: mi sarebbe piaciuto che tu potessi ritrovarla e restituirmela, mentre tenevi gli occhi chiusi sul tuo corpo rattrappito e le tue mani cercavano invano di accarezzare con delicatezza quel fango giallastro che ti irritava. Ma non riuscirò mai a chiedertelo…

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