Terracotta Terracruda

Ceramiche di Grazia Guermandi
Fotografie di Mario Rotta

A partire dalla sera del 17 giugno 2005 la L’ocanda di Ivan, vineria al Duomo di Arezzo, ospiterà un “dialogo” tra le ceramiche di Grazia Guermandi e le composizioni fotografiche di Mario Rotta.

Terra Cotta sono le ceramiche di Grazia: realizzate con tecniche Raku e smalti trasparenti. Come acqua raggelata dal fuoco, frammenti e pannelli si esprimono attraverso i segni lasciati dalle mani che li hanno modellati e dall’aria che si è insinuata nell’argilla. Ma non sono storie quelle che raccontano, sono colori del passato, sono colori che guardano verso l’orizzonte. Qualcosa che affonda nelle ombre di sofferenza che la memoria, a volte, trasporta, e allo stesso tempo galleggia nella gioia che la speranza alimenta.

Terra Cruda sono alcuni pannelli fotografici compositi di Mario ispirati a un viaggio in Sicilia: il contrasto tra il cielo e il mare, e il vulcano che rovescia la terra, sono così simili ai paesaggi interiori che non si può fare a meno di fotografarli ossessivamente, e poi riproporli come attraverso uno specchio tagliente che divide l’anima in due metà, una di fuoco e di sangue rappreso come l’Etna innevata, l’altra limpida e fluida come i laghi salmastri di Tindari.

C’è molta più affinità di quanto non sembri tra questi due modi di intendere la ceramica e la fotografia: si arriva alla realizzazione aggiungendo, sovrapponendo, tagliando, l’argilla da un lato, le immagini dall’altro. Poi la terra cuoce e diventa immobile, e allo stesso tempo viva. Mentre le immagini, che erano immobili, prendono vita solo quando, allineate in geometrie e assonanze, cominciano a muoversi verso gli occhi che cercano di ricomporne il significato. E c’è affinità anche in molti significati, in quell’essere, sia le terre cotte che le terre crude, come sospese, pronte a spiccare il volo. Per l’occasione Ivan proporrà un menu di terra, in tema e a sorpresa.

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